Avere la Carta dei Servizi rappresenta un obbligo di trasparenza verso i cittadini, una garanzia di chiarezza circa quello che si è in grado di offrire e una corretta informazione su tutta l’organizzazione. Il presente documento rappresenta la sintesi e la fotografia di ciò che oggi siamo in grado di offrire, ma il nostro impegno è quello di operare per il continuo miglioramento dei nostri servizi. Pertanto la Carta dei Servizi è uno strumento dinamico e suscettibile di continue verifiche e aggiornamenti.
PRINCIPI ISPIRATORI
La presente carta si ispira ai seguenti principi fondamentali, che sono alla base dei servizi offerti dalla nostra Cooperativa:
1. Equità: tutti gli operatori sono impegnati a svolgere la loro attività in modo imparziale, obiettivo e neutrale nei confronti di tutti gli utenti.
2. Uguaglianza: a parità di esigenze i servizi devono essere forniti in modo uguale a tutti gli utenti senza distinzioni di razza, sesso, nazionalità, religione ed opinione politica.
3. Continuità: il servizio viene erogato in modo integro, regolare e continuo compatibilmente con le risorse ed i vincoli.
4. Umanità: l’attenzione centrale viene posta alla persona con pieno rispetto della sua dignità, qualunque siano le sue condizioni fisiche o mentali, culturali o sociali, con cortesia, educazione, rispetto e disponibilità da parte di tutti gli operatori.
5. Efficienza ed Efficacia: le risorse disponibili vengono impiegate nel modo più razionale ed oculato possibile, al fine di produrre i massimi risultati in termine di benessere degli utenti e di gratificazione del personale.
6. Tutela della privacy: Le informazioni ed i dati di carattere personale degli utenti vengono raccolti e trattati ai sensi del Regolamento UE 2016/679. Con questo documento la Cooperativa Sociale Global si assume la responsabilità nei confronti dei clienti di garantire la trasparenza e il diritto di accesso e di partecipazione previsti dalle norme di legge.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
REGIONE CAMPANIA
REGOLAMENTO N.4 DEL 7 APRILE 2014 “Regolamento di attuazione della legge regionale 23 ottobre 2007, n. 11 Legge per la dignità e la cittadinanza sociale. Attuazione della legge 8 novembre 2000, n. 328”
L.R. N.11 DEL 23 ottobre 2007 “Legge per la dignità e la cittadinanza sociale” – Attuazione della legge n. 328 del 8 novembre 2000.
LA STRUTTURA
L’immobile in cui ha la sede la Comunità Alloggio “Strada Facendo Avrai” è ubicato ad Acerra (Na). L’appartamento in cui risiede la Comunità è di circa 200 mq. La struttura è inserita in un contesto condominiale molto ampio ed è provvista di giardino. L’appartamento è composto da: n.4 camere da letto, cucina, doppi servizi igienici, una sala da pranzo/TV, uno studio amministrativo.
L’appartamento gode di ampie balconate che lo rendono luminoso ed arieggiato.
ENTE GESTORE
L’Ente titolare e gestore della Comunità Alloggio “Strada Facendo Avrai” è la Cooperativa Sociale Global Welfare Services. La Global Welfare Services Coop. Soc. è stata costituita nel 2012 e ha lo scopo di far fronte alle carenze di servizi essenziali sul territorio, prevenire il disagio, favorire il benessere e conciliare tempi e necessità della collettività, in collaborazione con le istituzioni.
DESTINATARI DEL SERVIZIO
La Comunità Alloggio “Strada Facendo Avrai” è nata per rispondere alle esigenze di minori con problematiche di inserimento sociale dovute a condizioni di disagio familiare, abitativo e/o socio-culturale.
Il servizio è rivolto a minori di entrambi i sessi di età compresa tra i 13 e i 18 anni (o in prosieguo amministrativo sino ai 21 anni), e fornisce un servizio residenziale attivo tutto l'anno.
La Comunità è pensata per l’accoglienza di 7 minori. In aggiunta alla ricettività massima autorizzata, la Struttura può accogliere non oltre un minore, anche non appartenente alla fascia d’età per la quale è stata autorizzata, al verificarsi di uno dei seguenti casi:
1. Accoglienza di fratelli;
2. Superiore interesse del minore;
3. Impossibilità, in casi di emergenza, a collocare il minore altrove.
Per le caratteristiche proprie del gruppo di lavoro e della struttura, la nostra Comunità non risulta adeguata ad affrontare disagi legati ad handicap gravi e disturbi psichiatrici conclamati.
FINALITA’ ED OBIETTIVI
L’obiettivo della Comunità Alloggio è quello di rispondere in modo rapido e immediato alle situazioni di emergenza presentate dal contesto familiare da cui proviene il minore e di offrire un sostegno temporaneo che lo aiuti ad affrontare l’allontanamento dalla famiglia di origine.
Oltre alla soddisfazione dei bisogni primari, l’obiettivo della Comunità è quello del contenimento affettivo, al fine di far sperimentare al minore un clima di fiducia reciproca e di serenità.
Si considera, inoltre, fondamentale perseguire e garantire, al fine di offrire migliori condizioni di vita ai minori accolti, i seguenti principi:
1. Acquisire i valori base quali: la soddisfazione dei bisogni primari, l’igiene personale, ed il rispetto degli altri e delle cose;
2. Sviluppare un interesse per lo studio, la professionalizzazione ed il lavoro;
3. Imparare a socializzare e a sapersi relazionare con gli altri;
4. Ricercare e mantenere un equilibrio tra studio, affetti, vita sociale e tempo libero.
La Comunità va, quindi, intesa come una struttura che possa consentire uno spazio ricco di esperienze utili ad accompagnare il percorso evolutivo dei minori ospitati; l’obiettivo è quello di consentire un’armonica crescita psico-fisica, tutelando ed implementando il diritto all’affettività, offrendo ai ragazzi una normalità che sopperisca alle loro carenze di base (affettive, cognitive e relazionali) e prevenga l’emergere di angosce e comportamenti negativi interiorizzati, proponendo attività e forme di relazione basate sulla valorizzazione della mediazione positiva, cooperazione, ascolto e rispetto. Le relazioni devono avere valenze educative che si fondino sull’accoglienza e sulla condivisione intese come uno scambio concreto e simbolico, mediante la definizione di percorsi educativi personalizzati, articolando interventi mirati alle specifiche esigenze del minore consentendo di rispettare il proprio tempo interno in equilibrio con la realtà comunitaria e la rete dei servizi esistente.
L’approccio educativo è orientato alla creazione di un ambiente ricco di stimoli inerenti allo sviluppo psicologico, sociale e relazionale del minore, promuovendo l’integrazione della Comunità nel contesto sociale ed urbano della città; affiancando la famiglia (affrontando le differenti realtà situazionali), la scuola (fornendo un adeguato supporto sia sul piano dell’apprendimento e motivazione del minore che sul piano organizzativo e relazionale con l’istituzione stessa) e gli altri servizi di un progetto di crescita del ragazzo ospitato.
Il lavoro quotidiano all’interno della struttura si esprime principalmente nella relazione con l’altro e nella condivisione della routine. I minori sono coinvolti nella partecipazione della gestione quotidiana della casa in un’ottica di collaborazione educativa e nella prospettiva del raggiungimento dell’autonomia personale. Ogni ospite ha a disposizione un suo spazio personale che può gestire, personalizzare e tenere pulito e in ordine con l’aiuto dell’educatore di riferimento. La vita quotidiana con la sua organizzazione è la prima occasione che consente ai minori di costruire la propria identità ed autonomia e successivamente strutturare il proprio futuro.
L’impostazione del nostro lavoro, in una realtà come quella della Comunità Alloggio, è orientata verso:
1. La valorizzazione delle potenzialità di ciascun ospite;
2. L’acquisizione di elementi di sempre maggiore autonomia;
3. L’ampliamento delle possibilità relazionali degli ospiti;
4. L’interazione attiva con il contesto del territorio.
Pertanto la finalità va rinvenuta nella possibilità di vivere la Comunità intesa come “spazio di passaggio”, ma ricco di esperienze utili ad accompagnare in chiave evolutiva il percorso dei minori ospitati.
CRITERI E MODALITA’ DI ACCESSO
La modalità operativa di presa in carico (ammissione) si snoda attraverso i seguenti passaggi:
1. Presentazione del caso da parte del Servizio richiedente al Coordinatore della Comunità;
2. Presentazione del caso all’equipe educativa della Comunità per valutare l’inserimento;
3. Incontro con il Servizio richiedente per mettere a punto lo specifico Progetto Educativo Individuale;
4. Richiesta documentazione sanitaria, provvedimenti del Tribunale, permessi di soggiorno, autorizzazioni varie, etc.
Il Progetto educativo viene inizialmente formulato in accordo coi Servizi competenti e con l’equipe della Comunità, viene verificato in itinere e semestralmente attraverso incontri periodici fissati coi Servizi richiedenti.
DIMISSIONI
Le dimissioni dell’ospite vengono concordate dal Responsabile e dall’equipe assieme ai Servizi invianti quando:
1. Il progetto avviato si considera concluso: raggiunti obiettivi previsti dal Progetto Educativo Individuale;
2. Il Tribunale dei Minori predispone il reinserimento in famiglia (riaffido ai genitori a seguito revoca della sospensione della genitorialità);
3. Vi è decisione accordata tra i Servizi, l’equipe della Comunità e cooperativa a seguito di eventi o situazioni nuove. Si precisa che non vengono dimessi minori senza che sia stata garantita una nuova situazione di accoglienza per il minore.
METODO E STRUMENTI DI LAVORO
Il nostro metodo di lavoro si basa prevalentemente sul Gruppo: quello degli operatori, quello degli ospiti, quello della comunità territoriale nella quale siamo inseriti. Il Gruppo si pone come principale strumento educativo, fonte di processi di conoscenza di sé e degli altri, di partecipazione attiva e di relazioni di cambiamento e verifica. La dimensione di Gruppo rappresenta una occasione per potersi pensare, all’interno di un collettivo, come un singolo individuo in grado di compiere le proprie scelte di indipendenza ed autonomia. Il lavoro quotidiano all’interno della Comunità si esprime principalmente nella relazione con l’altro e nella condivisione della routine. È significativo creare un clima, un ambiente, delle relazioni che abbiano valenze educative e che si fondino sull’accoglienza e sulla condivisione, intese come scambio concreto e simbolico. L’approccio educativo mira alla creazione di un ambiente ricco di stimoli necessari allo sviluppo psicologico, relazionale e sociale del minore, nonché a promuovere l’integrazione della comunità nel contesto sociale ed urbano della Città. Pertanto la Comunità si avvale anche delle risorse pubbliche e private sul territorio della Città e nei territori limitrofi per la professionalizzazione degli ospiti presenti in Struttura. L’attenzione degli operatori è rivolta ad equilibrare e garantire a tutti gli ospiti momenti comunitari e momenti personali. I ragazzi sono coinvolti direttamente nella gestione quotidiana della casa in un’ottica di collaborazione utile ed educativa e nella prospettiva del raggiungimento dell’autonomia personale. Ogni ospite ha a disposizione uno spazio personale che può e deve gestire, personalizzare, tenere in ordine e pulito con l’aiuto dell’operatore. La vita quotidiana con i suoi rituali, i suoi gesti, la sua organizzazione, è la prima occasione che permette ai minori di rimettersi in sesto e costruire la propria identità nonché strutturare il proprio futuro.
IL PROGETTO GENERALE
Educare per noi non vuol dire solo tirar fuori, ma soprattutto mettere dentro, là dove spesso dentro non c’è che insicurezza, confusione, distruttività, dipendenza e solitudine profonda. Il nostro agire educativo quindi è orientato a costruire dentro, a favorire le condizioni che possano sviluppare in ciascuno quella sufficiente capacità interiore (la fiducia in sé e nel modo, la capacità di esprimere la propria personalità e le proprie intenzioni, la consapevolezza del proprio limite e la possibilità di chiedere aiuto, l’energia nell’auto motivarsi, il senso di responsabilità verso se stessi e verso gli altri, l’entusiasmo per la vita, la tolleranza alla frustrazione ed alla sofferenza…) che garantisce di poter gestire le vicende che la vita riserva, e rende realmente funzionale ed efficace quell’autonomia che ogni educatore tende a far sviluppare nelle persone che gli sono affidate.
Queste le linee pedagogiche che fanno da guida all’intervento:
1. Accoglienza
2. Osservazione e Orientamento
3. Programma d’intervento e P.E.I.
ACCOGLIENZA
L’obiettivo è quello di operare un graduale inserimento del minore nel gruppo dei pari e nella vita di Comunità, senza inserimenti repentini nelle attività di programma, al fine di favorire, una consapevolezza rituale nell’esperienza che è chiamato a viversi (presentazione al gruppo degli operatori e al gruppo dei pari, conoscenza della casa, costituzione del patto formativo...).
Inizierà, quindi, quella ricostruzione approfondita della storia personale (anamnesi familiare, amministrativa, sanitaria, scolastica, ambientale, comunitaria, lavorativa...), effettuata in sinergia con i Servizi Sociali invianti e le agenzie sociali che hanno già avuto contatti con il minore. Il lavoro di anamnesi costituirà dato fondamentale da trasmettere all’intera équipe di lavoro.
OSSERVAZIONE E ORIENTAMENTO
In questa fase, con l’inserimento nelle attività previste dal Progetto Educativo Generale si approfondirà la conoscenza del minore, alla luce degli stimoli relazionali e degli aspetti motivazionali ed attitudinali che le stesse attività evidenzieranno.
Si definirà, quindi, il Progetto Educativo Individualizzato iniziale, in sinergia con i Servizi Sociali referenti e le altre agenzie sociali del territorio di riferimento del minore e della Comunità. La fase dell’osservazione/orientamento si svolge, all’incirca, nel corso dei primi quaranta giorni.
PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (P.E.I.)
Il P.E.I. (Progetto Educativo Individualizzato) rappresenta il centro dell’intervento educativo rivolto al minore ospite e viene elaborato in base ai bisogni e alle caratteristiche del minore.
Il P.E.I. è il documento nel quale vengono descritti gli interventi predisposti per il minore nel corso della permanenza in Comunità e racchiude in sé i contributi di tutte le figure che ruotano intorno all’ospite e che stabiliscono le tappe da raggiungere nel percorso di crescita.
Nel P.E.I. si stabiliscono gli obiettivi (a breve, medio, lungo termine) e le modalità di lavoro da seguire, nelle diverse aree di intervento (area personale, area familiare, area affettivo-relazione, area comportamentale, area cognitivo-psicologica, area ludico-sportiva).
Il documento deve essere sottoscritto dalle parti coinvolte e deve essere costantemente monitorato e revisionato.
Il P.E.I. ha durata semestrale e rinnovabile esclusivamente se le finalità proposte sono ancora raggiungibili e se gli obiettivi sono stati raggiunti e/o hanno prodotto dei risultati utili per il minore.
Il punto di partenza è il minore, le sue attitudini, le sue capacità e la sua personalità.
Tutti gli interventi attuati dalla Comunità in favore dei minori accolti tenderanno nell’esclusivo interesse della persona, sempre coinvolta nella determinazione del suo progetto educativo:
1. Al reinserimento nella famiglia d’origine;
2. All’attuazione degli strumenti previsti dalla legge n°184 del 1983 (affidamento familiare ed adozione) e dalla legge 149/01 per l’inserimento in contesti familiari di supporto o sostitutivi della famiglia d’origine.
I TEMPI
La durata del programma è un parametro decisamente soggettivo per ogni minore, legato a doppia maglia all’anamnesi, alle risorse, ai bisogni, alle opportunità.
LE NOSTRE ATTIVITÀ
Nella quotidianità dei minori ospiti sono previste, all’interno ed all’esterno della struttura d’accoglienza, delle attività che favoriscano lo sviluppo globale delle potenzialità espressive dei minori, attraverso una dinamica progettuale che tenga conto dei loro desideri, delle loro possibilità reali, ma che propongano nuove esperienze e scoperte.
La scelta delle attività dovrà tenere conto dell’interconnessione tra la sfera emotiva, cognitiva, relazionale e corporea.
Le attività svolte:
1. Sport (pallavolo, basket, etc);
2.Laboratorio artistico-creativo (realizzazione di quadri dipinti su tela, cartelloni, bricolage);
3. Laboratorio di educazione affettiva e sessuale;
4. Percorsi formativi esterni (tirocini, apprendistato, corsi formativi);
5. Uscite didattico-culturali con gli operatori (visite guidate, esplorazione del territorio);
6. Sostegno psicologico e psicoterapia individuale presso centri specializzati presenti sul territorio.
REGOLE DI COMPORTAMENTO DEI MINORI
Le regole di base della Comunità sono periodicamente verificate dall’equipe educativa nel momento in cui vi sono nuove ammissioni o cambiano le esigenze di ospiti già presenti. Possono essere così riassunte:
1. Rispettare gli orari;
2. Tenere in ordine le proprie cose;
3. Uso regolare della TV;
4. Rispetto degli ambienti e delle cose altrui;
5. Rispetto degli operatori e degli altri ospiti.
I CRITERI DEONTOLOGICI DEGLI OPERATORI
I criteri deontologici degli educatori ed operatori (inclusi tirocinanti e volontari), sono in primo luogo definiti dagli Ordini professionali rispettivamente di appartenenza e riferiti a quelli della Comunità Alloggio come qui di seguito riportati:
1. L’educatore e qualsiasi operatore della Comunità opera per migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi, di comportarsi in modo congruo, consapevole ed efficace.
L’educatore e qualsiasi operatore della Comunità è consapevole della responsabilità sociale e morale derivante dal fatto di poter intervenire significativamente nella vita degli altri; pertanto deve prestare attenzione ai fattori personali, sociali, morali, organizzativi, economici, religiosi e politici, al fine di evitare l’uso inappropriato della sua influenza e l’uso indebito della fiducia e/o bisogno-dipendenza degli utenti destinatari della sua opera.
L’educatore e qualsiasi operatore della Comunità è direttamente responsabile dei suoi atti e delle loro prevedibili conseguenze.
2. Nell’esercizio della propria professione l’educatore rispetta la dignità, il diritto alla privacy, alle opinioni e credenze, astenendosi dall’imporre il suo sistema di valori. Non opera discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, orientamento sessuale, abilità o disabilità. In caso di conflitto d’interesse tra l’utenza e la Comunità l’educatore deve esplicitare alle parti, con chiarezza, i termini delle proprie responsabilità ed i vincoli a cui è professionalmente tenuto.
3. L’educatore e qualsiasi operatore della Comunità è tenuto a mantenere un livello adeguato di preparazione professionale, aderendo ai programmi di formazione permanente proposti dalla Comunità. Riconosce i limiti della propria competenza professionale e rispetta le competenze degli altri educatori/operatori.
4. L’educatore e qualsiasi operatore della Comunità è tenuto al segreto professionale: pertanto, non rivela notizie, fatti o informazioni appresi in ragione del rapporto professionale.
5. L’educatore e qualsiasi operatore della Comunità adotta condotte non lesive verso le persone di cui si occupa professionalmente nemmeno indirettamente e non utilizza il proprio ruolo per procurare a sé o ad altri indebiti vantaggi.
6. L’educatore evita commistioni tra ruolo professionale e vita privata, che possano interferire con l’attività svolta in Comunità o comunque arrecare danni all’immagine e all’onorabilità della Comunità. All’educatore è vietata qualsiasi attività che, in ragione del rapporto professionale, possa procurargli indebiti vantaggi diretti o indiretti di carattere economico e non.
7. L’educatore è tenuto all’adempimento professionale a cui è vincolato in ragione della tipologia di contratto definito con la cooperativa Global Welfare Services, ente gestore della Comunità.
8. I rapporti tra gli educatori ed altre figure professionali che operano in Comunità, o per essa, devono ispirarsi al reciproco rispetto, alla lealtà e alla comune finalità.
9. L’educatore si impegna a contribuire al mantenimento e allo sviluppo delle risorse globali della Comunità così da garantirne la continuità educativa e di accoglienza nel tempo.
10. Nell’esercizio dell’attività professionale e nelle circostanze in cui rappresenta pubblicamente la Comunità a qualsiasi titolo, l’educatore è tenuto ad uniformare la propria condotta al principio del decoro e della dignità professionale ed umana.
TARIFFE
Per i servizi offerti dalla Comunità viene richiesta una retta giornaliera a carico dei comuni invianti definita entro i parametri regionali e concordata in base alla necessità del minore da accogliere.
LE COPERTURE ASSICURATIVE
Nell’ambito della Comunità sono previste diversi tipi di polizze assicurative:
1. Polizza Infortuni Tutto Campo per i rischi da infortuni per i minori ospiti;
2. Polizza Rischi Diversi e da Responsabilità Civile per i minori e gli operatori;
3. Copertura INAIL per gli infortuni degli operatori.
DIRITTI DEGLI UTENTI
Gli utenti devono essere informati, al momento del loro inserimento in Casa Alloggio, sia dei propri diritti, sia dei servizi a loro rivolti. Oltre ai diritti fondamentali (diritto di accesso, diritto alla documentazione personale), l’utente ha diritto di essere parte attiva nella fase di stesura del programma annuale di Comunità e del proprio Progetto Individualizzato. L’utente ha inoltre diritto:
1. Ad essere trattato con premura ed attenzione nel rispetto della dignità umana;
2. Di poter identificare le persone che lo hanno in carico e le loro relative competenze;
3. Di ricevere informazioni complete e da lui comprensibili in merito ad una eventuale patologia, alla terapia proposta, alla relativa prognosi e di darne consenso informato (salvo i casi di urgenza che possano comportare pericolo per la sua salute e di quelli in cui l’utente non risulti in grado di autodeterminarsi);
4. Di essere informato sulla possibilità di trattamenti alternativi eseguibili in altre strutture;
5. Alla segretezza dei propri dati;
6. Di proporre reclami e di esserne informato sui rispettivi esiti.
Inoltre, l’utente ha diritto di assentarsi dalla struttura per un periodo massimo di 15 (quindici) giorni, se ritenuto utile ed opportuno nel Progetto Individuale.
DOVERI DEGLI UTENTI
La diretta partecipazione all’adempimento di alcuni doveri, ognuno in base alle proprie capacità personali, è fondamentale per usufruire pienamente dei propri diritti.
Gli utenti sono invitati ad assumere un comportamento tale da risultare rispettoso e comprensivo riguardo alle esigenze degli altri utenti e nella convivenza quotidiana degli spazi in comune, prestando anche collaborazione al personale della struttura.
Inoltre, è tenuto al rispetto degli ambienti, delle attrezzature e degli arredi, trattando tale patrimonio come proprio. Risulterà necessario il rispetto del riposo (diurno e notturno) degli utenti, nonché osservare il divieto di fumare negli ambienti interni per ovvie ragioni di sicurezza e/o igiene.
GLI EDUCATORI E L’ORGANIZZAZIONE
Ogni educatore deve essere:
1. Un riferimento autorevole;
2. Un facilitatore degli scambi psico-sociali (amplificare);
3. Un riferimento effettivo e di sicurezza (contenitore);
4. Creatore di occasioni per scoperte e nuovi rapporti spazio-temporali (mediatore).
Complessivamente agli educatori che sono impegnati, la Cooperativa assicura un supporto formativo in grado di assicurare il consolidamento di competenze:
1. Pedagogiche: per trasformare le relazioni in strutture coscienti di evoluzione;
2. Psicologiche: per gestire la dimensione affettiva, emotiva del lavoro;
3. Sociologiche: per analizzare e costruire realistiche reti di intervento;
4. Di animazione: per affrontare la relazione anche in termini di attività;
5. Prevenire: per impostare specifici interventi volti all’acquisizione di abilità personali e sociali in grado di contrastare processi di deterioramento.
Tale supporto formativo è fornito attraverso quattro strumenti privilegiati:
1. La supervisione del servizio;
2. La continuità delle riunioni d’equipe ed il coordinamento “sul campo” del lavoro;
3. La partecipazione ad attività di formazione specifiche;
4. La partecipazione ad iniziative di aggiornamento “esterne”.
LAVORO DI RETE
Una grande attenzione ed importanza vengono rivolte alla collaborazione ed all’interazione con tutti gli stakeholders territoriali:
1. Servizi invianti: durante l’intero percorso del minore, realizzata con incontri periodici e relazioni scritte a frequenza regolare;
2. Famiglie d’origine: così come stabilito dal TM, Magistrato, Giudice e/o servizi invianti;
3. Giudici, Magistrati, Tribunali;
4. Cooperative sociali;
5. Parrocchie;
6. Scuole;
7. Datori di lavoro;
8. Comuni;
9. Forze dell’Ordine;
10. Associazioni di volontariato.
QUALITÀ
La Cooperativa Sociale GLOBAL WELFARE SERVICE si impegna a garantire al proprio personale educativo ed amministrativo percorsi di formazione continua rispetto alle tematiche teoriche ed operative specifiche dei propri ambiti di intervento. In particolare l’aggiornamento costante riguarda, oltre ad argomenti più generali, la riflessione sulle teorie relative alle tematiche dell’utilizzo delle nuove tecnologie, della prevenzione delle dipendenze, sui percorsi educativi individualizzati, sui processi e sugli strumenti di valutazione dei progetti educativi per minori.
Inoltre, al fine di garantire l’attuazione della politica per la qualità, la Cooperativa Sociale si prefigge di:
1. Assicurare il benessere delle persone, non solo con la competenza e la professionalità dei propri operatori, ma anche attraverso la protezione da qualsiasi condizionamento verso le convinzioni morali, politiche e religiose;
2. Aggiornare continuamente il proprio modo di soddisfare le esigenze degli individui con attenzione, versatilità e capacità di adattamento ad un contesto che cambia;
3. Assicurare l’erogazione delle prestazioni in ambienti adeguati, piacevoli, confortevoli e sicuri;
4. Mantenere attivo un sistema di raccolta e monitoraggio dei reclami dal quale fare scaturire interventi correttivi e migliorativi dell’organizzazione, raccogliere periodicamente dati sulla soddisfazione delle persone, al fine di poter individuare opportunità di miglioramento;
5. Operare nel rispetto di tutte le norme riguardanti il personale ed i mezzi operativi, la sicurezza, la protezione dell’ambiente.
TUTELA DELLA PRIVACY
La GLOBAL WELFARE SERVICE, nell’unità di offerta della Comunità Alloggio per minori 13-18 anni, garantisce la tutela ed il rispetto circa il trattamento e la conservazione dei dati personali, ai sensi delle disposizioni attualmente vigenti in materia di tutela della privacy (legge 31.12.96, n. 675) e del Codice in materia di protezione dei dati personali (Decreto Legislativo 196/03).
In particolare, i dati personali degli ospiti vengono conservati in appositi archivi, fisici e informatici, protetti in maniera conforme alla legge e custoditi in modo tale da evitare l’accesso alle persone non autorizzate. La conservazione dei dati avviene per un periodo non superiore a quello necessario al perseguimento delle finalità di trattamento, in un’ottica di non eccedenza dei dati trattati.
CONTATTI
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